La prima menzione nota della chiesa di Santa Lucia risale ad un atto del 1328. Gli Atti Visitali del 1649 riportano l’indicazione di provvedere ad una “necessaria restaurazione” dell’immobile che nel 1672 venne consacrato dal Vescovo di Trento Sigismondo Alfonso di Thun, occasione in cui la chiesa e l’altare venne dotato, per l’occasione, di nuove reliquie. La facciata a doppio spiovente è ritmata al centro da un portale lapideo di gusto rinascimentale affiancato a sinistra da una finestrella con cornice lapidea ed inferriata e, poco sopra, da una nicchia centinata ospitante un’opera in legno scolpito e dipinto raffigurante Santa Lucia sovrastata da un oculo strombato. L’interno, con volta reticolare e pianta unica rettangolare scandita da due campate, presenta un’abside poligonale sopraelevata di due gradini con il corpo della sacrestia aderente al volume del presbiterio. La fiancata destra non presenta tagli mentre quella di sinistra è aperta da due finestre rettangolari inferriate di cui una rivolta verso la navata mentre l’altra aperta sul presbiterio. Il campanile a torretta emerge dall’incontro delle falde della copertura e si presenta agli occhi del fedele con un fusto quadrangolare di legno aperto sulla cella campanaria da una monofora a tutto sesto per ciascun lato.