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Descrizione

Il Parco Naturale Adamello Brenta si estende per 625 kmq ed è la più vasta area protetta del Trentino.
Istituito nel 1967, si trova nel Trentino occidentale e comprende i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta, che a loro volta costituiscono due “mondi geologici” completamente diversi: il primo di origine vulcanica e recente, il secondo dominato dai paesaggi dolomitici e dunque originatesi in mare in un periodo molto più antico.

È attraversato dalla Val Rendena e circondato dalle valli di Non, di Sole e Giudicarie. Il Parco Naturale Adamello Brenta ospita una elevata ricchezza faunistica, grazie alla varietà ambientale del suo territorio. Oltre ad ospitare, tra la fauna vertebrata, le specie caratteristiche delle Alpi, questa zona si è distinta dal resto dell’arco alpino per la popolazione di Orso bruno che qui è sempre esistita, anche durante tutto il novecento, periodo nel quale è avvenuta l’estinzione pressoché totale della specie dalle Alpi. Infatti la persecuzione a cui è stato sottoposto, con ogni mezzo, l’aveva confinato, nella seconda metà del secolo scorso, in una ristretta area del Trentino occidentale, che negli anni si è ulteriormente ridotta al Brenta orientale e in particolare alla zona compresa tra Cles e Andalo. Dal 1985 circa, purtroppo, non si erano più verificate riproduzioni della specie e il destino dei 3-5 esemplari rimasti era ormai segnato. Per evitare l’estinzione ormai imminente della specie, nel 1996, il Parco ha avviato il progetto di reintroduzione Life Ursus. Tra il 1999 e il 2002 sono stati rilasciati 10 esemplari di orso bruno (provenienti dalla Slovenia), che si sono ben adattati al nuovo ambiente di vita e, dopo alcune problematiche iniziali, hanno iniziato a riprodursi compensando così le perdite. Negli anni successivi l’areale di presenza della specie si è ampliato ad altri gruppi montuosi, quasi esclusivamente nel settore occidentale del Trentino; attualmente (nel 2022) mentre i 10 esemplari fondatori sono ormai da tempo deceduti, sono presenti circa 100 esemplari di Orso bruno, tutti nati in Trentino; alcuni di questi, sia femmine con piccoli sia maschi solitari, frequentano regolarmente varie zone del territorio comunale di Cles. Infatti tale territorio offre tutto quello di cui un orso ha bisogno per vivere: faggiole (semi di faggio) nelle faggete, tipica alimentazione del periodo autunnale, e mele; i meleti al confine con i boschi della montagna di Cles, da San Vito a Caltron, sono regolarmente visitati dagli orsi da fine agosto a novembre; talvolta poi succede che alcuni esemplari non vadano in letargo e proseguano quindi a frequentare i meleti anche in pieno inverno. Il recente arrivo spontaneo del Lupo e dello Sciacallo dorato dimostra come i primi due decenni di questo secolo hanno comportato profondi mutamenti nella composizione dei popolamenti faunistici non soltanto del Parco, ma dell’intero arco alpino.