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Descrizione

L’origine dell’ospedale di Cles si fa risalire al Medioevo, quando nel rione di Pez la Confraternita dei Battuti fece erigere una struttura di accoglienza detta “Domus Dei”.

Il moderno nosocomio, denominato "Ospedale delle Valli del Noce", fu inaugurato il 19 ottobre 1952 e con un bacino di utenza di più di 50.000 abitanti è oggi il terzo ospedale della provincia.

Ospedale 1 Cles
Ospedale 2 Cles
Ospedale 3 Cles
Ospedale 5 Cles

La Confraternita dei Battuti, detta anche "Scuola secreta" o della "Santa orazione" fece erigere una struttura di accoglienza, con accanto un oratorio. Fu detta anche “Domus Dei” (Casa di Dio); si chiamò tuttavia ospitale, ma nel senso più ampio della parola, dove trovavano ospitalità i pellegrini e i poveri non solo infermi. Il complesso edilizio, formato dalle stanze adibite ad ospizio, e successivamente dalla chiesa, sorgeva nel rione di Pez. Attualmente viene identificato con il caseggiato al civico 2-4-6 di via Romana accanto a casa Dal Lago. Possiamo ritenere questa prima struttura l’embrione che darà origine al moderno ospedale di Cles. Nel corso dei decenni successivi l’ospitale fu ampliato e rimaneggiato e i beni e le proprietà aumentarono in virtù di lasciti e donazioni. La peste del 1575 fece propagare la devozione a San Rocco, tanto che venne istituita una nuova Confraternita, dedicata al venerato santo della peste. Ben presto questa confraternita divenne talmente potente da sostituire quella dei Battuti, divenendo proprietaria dei beni della Domus Dei con l’ospedale e la chiesa attigua che fu intitolata a San Rocco. Questa amministrazione durò per circa due secoli, e cioè fino al 1810, epoca in cui il Tirolo meridionale fu incorporato nel Regno Italico controllato da Napoleone Bonaparte. La Confraternita di San Rocco al pari di altre, fu abolita dal governo francese e sostituita nella gestione dell’Ospitale dalla Congregazione di Carità.

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