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Rione di Spinazzeda

Spinazzeda (con riferimento ad arbusti spinosi che proliferavano ai margini della sottostante zona paludosa) si trova sulla strada che proviene da Mechel, dalla Via Traversara e quindi dalla Rocchetta per giungere fino all’incrocio di Piazza Granda. 
L’insediamento presidia, senza invaderla, la spianata sacra dei Campi Neri, zona che per svariati secoli è stata la più importante area di culto antico fino a tutta l’epoca romana.

Spinazzeda 1
Spinazzeda 2
Spinazzeda 3
Spinazzeda 4
Spinazzeda 5
Spinazzeda 6
Spinazzeda 7
Spinazzeda 8
Spinazzeda 9
Spinazzeda

Si sviluppa in forma lineare secondo l’attuale lunghezza di Via Lampi con una diramazione su Via Tiberio Claudio che si dirige verso la montagna. Attraversata dall’antico canale (Canalòn), si affaccia sulla zona lacustre delle Moje che un tempo rappresentava un’importante risorsa, seguendo poi il versante in leggera pendenza per apprezzare meglio l’esposizione solare. L’agglomerato rimane tuttora molto fitto, inizia in Piazza Granda e termina al Convento dei Frati che al momento della sua costruzione, nella prima metà del Seicento, si posizionava appena all’esterno dell’abitato. È il primo elemento cristiano che si insedia a Spinazzeda, eccezion fatta per la chiesa di San Vito che rimane piuttosto lontana ma che per un paio di secoli è stata considerata la chiesa del rione. Il rione assume nel tempo una rilevanza commerciale assoluta, proprio per la sua localizzazione strategica sulla più importante via di comunicazione: si aprono molte botteghe, locande, iniziative commerciali e artigianali fra cui la manifattura Viesi, ma si sviluppano soprattutto due cortine di edifici di alta qualità architettonica proprio su Via Lampi. Molti dei migliori palazzi di Cles si trovano a Spinazzeda, segno di una gloriosa storia di benessere economico legata al ruolo significativo che nel campo degli affari, la borgata di Cles stava sempre più assumendo. Vi hanno avuto sede, fra le altre cose, l’ospedale, la clinica e il caseificio, oltre all’interessante esperienza del Prà del Toro. La realizzazione di Viale Degasperi diventa, al tempo stesso, opportunità e declino per Spinazzeda. L’energia commerciale e abitativa si trasferisce infatti sulla nuova strada che conduce all’Ospedale riducendo molto l’attrattività del rione che tuttavia viene salvato dal traffico moderno. Inizia quindi il suo declino che negli ultimi trent’anni si concretizza con il massiccio abbandono delle case storiche a favore delle nuove aree residenziali, meglio esposte e più confortevoli. Oggi Spinazzeda rappresenta un grande paradosso urbanistico: vicinissima a molti servizi di alta qualità (ospedale, scuole, uffici pubblici, casa di riposo, asili, negozi, ecc.) non riesce più a recitare il ruolo strategico che ha avuto in passato. Rimane comunque uno dei due rioni che hanno dato origine alla borgata di Cles e pertanto deve essere considerata patrimonio storico e identitario.

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