Il Belvedere "Doss di Pez" è uno spettacolo creato dal ghiaccio oggi sede di un ampio e ombreggiato parco giochi, tavoli e panchine ed una splendida terrazza panoramica sede di mumerosi eventi all'aperto.
Senza andare troppo indietro ma accontentandoci degli ultimi 20 mila anni, si può dire che il lavoro più incisivo è stato operato soprattutto dal ghiaccio. In questo periodo, al picco dell’ultima grande glaciazione, una enorme diramazione del grande ghiacciaio atesino si affacciava dal Passo della Mendola ricoprendo l’intera Val di Non, con uno spessore di circa 1300 metri (calcolando che il ghiaccio in questa zona raggiungeva circa i 2000 metri sul livello del mare). Secondo gli studi, questo ghiacciaio proseguiva il suo lento cammino verso Andalo e Molveno, andando a unirsi ad altre lingue glaciali che provenivano dai settori occidentali del Trentino (Adamello). Questo movimento, seppur lento, ha asportato enormi quantità di materiali che sono stati accumulati sulla fronte del ghiacciaio, creando il grande arco morenico rappresentato dalle colline a Sud del Lago di Garda. Qui rimane una larga valle, ricoperta da materiale “misto” di origine glaciale (facilmente identificabile osservando le sponde del lago di Santa Giustina), nella quale si possono distinguere alcuni dossi, di forma allungata, che in geologia sono detti drumlin. Il drumlin (= piccola cresta di un colle) è un particolare tipo di collina a forma di schiena di balena o di "schiena d'asino", allungata nella direzione di movimento del ghiaccio di un ghiacciaio e con l'estremità più ripida rivolta a monte. Il Doss di Pez e molti altri dossi della Val di Non sono colline formatesi proprio grazie all’azione del ghiaccio.